Chiuso Webstresser, il servizio per attacchi DDoS a pagamento
Il sito Webstresser.org era nato nel 2015 e per anni era diventato tra i più grandi servizi on line per attacchi DDoS su commissione.
Un attacco DDoS, in poche parole, è un attacco informatico che ha come obiettivo quello di rendere irraggiungibile un sito web o un server, sovraccaricandone la banda, utilizzando le sue risorse (ad esempio ram) fino all'esaurimento, rendendolo così inusabile.
Era presentato come un sito per effettuare stress test sui propri server e verificare la capacità per proprio sito/server di reggere l'urto di possibili attacchi hacker... ma nessuno verificava chi lo utilizzasse.
Poteva essere usato da chiunque per colpire chiunque, ad esempio un concorrente, per metterlo in difficoltà, magari ricattandolo economicamente.
Era quindi un sito utilizzato per attività illegali, ma presente su Google nelle prime pagine di ricerca per chi cercava siti di questo tipo, e con pagine su Facebook e YouTube.
A prezzi modifici, tramite PayPal o BitCoin, era possibile prendere di mira su server o un sito ed effettuare attacchi DDoS.
Dal 2015 Webstresser aveva incassato milioni di euro grazie a 136.000 iscritti (con un costo di iscrizione di 15 euro/mese) ed avrebbe effettuato dalla sua nascita dai 4 e i 6 milioni di attacchi DDoS.
L'operazione chiamatta Power Off, condotta da Europol, polizia inglese e olandese, ha portato all’arresto degli amministratori del sito tra Croazia e Serbia, e sono stati apposti i sigilli ai server localizzati principalmente in Stati Uniti, Germania e Olanda.
Tuttavia la chiusura di Webstresser.org non risolve il problema degli attacchi DDoS effettuati tramite siti di questo tipo, esistono infatti moltissimi altri siti che offrono lo stesso servizio e che si possono trovare facilmente su Google con parole chiave come "IP Stresser" o "Stresser List", come possiamo vedere ad esempio in questa pagina dove sono classificati i 10 principali siti di questa tipologia.